La MDM greENgineering srl punta alla diffusione di “buone pratiche” da seguire per consentire contemporaneamente un abbattimento dello spreco delle risorse primarie, un miglioramento della qualità della vita e una costante tutela del paesaggio e dell’ambiente.

Conosciamo la nostra IMPRONTA ECOLOGICA?

Conosciamo la nostra IMPRONTA ECOLOGICA?

L’impronta ecologica è un indicatore dell’impatto ambientale derivante dalle attività dell’uomo: per ciascuna di queste ultime viene calcolato un effetto in termini di rapporto tra risorse consumate e risorse disponibili. In altre parole, la domanda da porci è: DI QUANTI PIANETA TERRA ABBIAMO BISOGNO PER MANTENERE UN DETERMINATO STATUS DI CONSUMO DI RISORSE? Dai dati diffusi dal “Global Footprint Network” risulta che gli italiani avrebbero bisogno di risorse prodotte da tre Pianeta Terra per soddisfare gli attuali bisogni. E’ chiaro dunque che consumiamo più velocemente rispetto alla capacità delle risorse di rigenerarsi. Ciascuno nel suo piccolo può contribuire ad abbattere l’impronta ecologica nelle azioni quotidiane.

Attenzione al LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA)

Attenzione al LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA)

Quando facciamo un acquisto è utile pensare al ciclo di vita del prodotto e all’impatto che quest’ultimo ha sull’ambiente a partire dal reperimento delle materie prime per la sua realizzazione, ad arrivare al trasporto, alla produzione, alla distribuzione e al suo utilizzo fino ad essere rifiuto. Bisogna tendere tutti ad un modello di economia circolare, bastato sul riutilizzo, sul ricondizionamento, sul riciclo dei materiali, piuttosto che al classico modello consumistico di tipo lineare che prevede di “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. La vita del prodotto deve allungarsi il più possibile per poter consentire una riserva di risorse primarie anche alle generazioni future e per garantire il benessere di tutti.

Acqua ed energia = WATERGY

Acqua ed energia = WATERGY

Quando utilizziamo l’acqua non dobbiamo pensare ad essa solo come una tra le più importanti e limitate risorse ambientali, ma dobbiamo considerare anche a tutta l’energia che occorre per la sua mobilizzazione, in quanto deve essere estratta, potabilizzata, pompata nella rete acquedottistica e depurata dopo il suo utilizzo per poi essere reimmessa nel ciclo ambientale. Mediamente un edificio residenziale che riesce a risparmiare 1000 mc di acqua risparmia di fatto circa 44’000 kWh di energia ovvero il consumo medio annuo di 10 -12 famiglie.

RINNOVABILI E AUTOCONSUMO: il vero incentivo è la consapevolezza

RINNOVABILI E AUTOCONSUMO: il vero incentivo è la consapevolezza

I vecchi incentivi sulla produzione di energia verde stanno via via scomparendo per fare posto a nuovi scenari di incentivazione. Lo scopo finale è quello di superare i vecchi meccanismi di speculazione e puntare alle comunità energetiche, dando un contributo a chi condivide l’energia prodotta da fonti rinnovabili con altri consumatori e punta principalmente all’autoconsumo. Sarà utile sapere che un impianto FER tarato sui nostri consumi (non più grande) ci offre l’opportunità di ottimizzare al massimo il rapporto costi/benefici, garantendo un risparmio immediato in bolletta ed un utilizzo consapevole della risorsa green e dell’energia in generale. In più, se abbiamo la possibilità di condividere l’energia prodotta con altri consumatori creando un gruppo di autoconsumo collettivo o una comunità di consumatori, non solo rendiamo indipendente a livello energetico la comunità stessa, ma ottimizziamo ancor meglio i nostri risparmi acquisendo un incentivo sull’energia condivisa. E’ l’etica a rendere l’energia “green”, non viceversa.

DIAGNOSI ENERGETICA: conoscere per risparmiare

DIAGNOSI ENERGETICA: conoscere per risparmiare

Quando pensiamo di riqualificare a livello energetico un immobile, un impianto, un processo, dobbiamo essere consapevoli delle reali esigenze legate al fabbisogno energetico e funzionale di quest’ultimo, così da determinare le migliori opportunità di risparmio energetico valutate unicamente per lo specifico contesto di analisi, limitando dunque gli sprechi economici ed energetici e sensibilizzando il fruitore ad un utilizzo intelligente delle risorse e delle tecnologie. La DIAGNOSI ENERGETICA è lo strumento utile a studiare i sintomi, a definire le cause e a valutare le soluzioni più opportune e dettagliatamente giustificate per le carenze relative allo specifico sistema. E’ come andare dal medico prima di poter identificare una cura farmacologica valida; l’intervento di efficientamento energetico non generalizzato assume così il suo reale valore.

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